Un “posto” per Dio nel mondo
di oggi
Ed.San Paolo € 11,00
C’è ancora
“posto” per il Padre nel mondo moderno?
Un certo
potere dominante e una certa cultura tentano oggi di cancellare dalla vita
individuale e collettiva il Dio dell’Incarnazione, il Padre che ha invitato il
Figlio suo tra noi. Ma l’aspetto più preoccupante è che la perdita del senso di
Dio è cominciata nelle coscienze cristiane: è lì che la fede si è inaridita,
per poi diventare insignificante all’esterno.
Questo, più
che un libro, è un viaggio. Un viaggio all’interno della religiosità, per
verificare le conseguenze che un progressivo oscuramento della paternità
divina, accentuato da quello della paternità umana, ha provocato nella
dottrina, nella spiritualità, nella catechesi, nel dialogo ecumenico e
interreligioso, ma soprattutto nella testimonianza dei cristiani nella società.
Ecco perché sembra venuto il
momento di recuperare il senso profondo di quella che è, rispetto a tutte le
altre religioni, la sconvolgente “novità” del cristianesimo: Dio si è fatto
uomo e, per ciò stesso, riconosce a ogni essere umano una dignità (e una
libertà) che nessun altro gli ha dato. E come si è visto con quella folla
immensa, non solo cattolica, non solo cristiana, che è andata a dare l’ultimo
saluto a Giovanni Paolo II, il messaggio evangelico – in quanto messaggio di
fraternità e di amore che presuppone un Padre per tutti gli uomini – può
arrivare a tutti e da tutti può essere accolto.
Gian Franco
Svidercoschi, nato ad Ascoli Piceno, giornalista
dal 1959, segue da quasi cinquant’anni i fatti del mondo vaticano e religioso.
È stato vicedirettore dell’Osservatore Romano e ha collaborato con Giovanni
Paolo II alla realizzazione di Dono e Mistero (LEV 1996). Tra i suoi libri:
Storia del Concilio (Àncora 1967), Lettera a un amico ebreo (Mondadori 1993;
tradotto in venti lingue), Storia di Karol (Àncora – Rai ERI 2001, dal quale è
stata tratta una recente fiction di grande successo).